SMALTI COLORATI LUCIDI

INFORMAZIONI GENERALI
Presentiamo in questo catalogo due collezioni di smalti colorati brillanti che si distinguono per fusibilità, per coefficiente di dilatazione e quindi per diversi supporti e condizioni di cottura:

-COLLEZIONE PER TEMPERATURA
400
910°-960° C con α = 62.10 ˉ 7 ˚C ˉ1
50

-COLLEZIONE PER TEMPERATURA
400
900°-940° C con α = 62.10 ˉ 7 ˚C ˉ1
50

SMALTI COLORATI LUCIDI
TEMPERATURA 910° - 960° C
Si tratta di una collezione realizzata per specifiche condizioni di impiego a basse e medie temperature, comprese nei valori centigradi sopra indicati.
Per le sue caratteristiche di fusibilità e di brillantezza è idonea all’impiego in tutto il vasto settore della ceramica artistica in particolare, e più in generale nelle industrie della stoviglieria e dell’oggettistica d’uso e ornamentale, oltrechè nelle specifiche esigenze della ceramica industriale propriamente detta.

Il ceramista ha così a disposizione una collezione che, per la ricca gamma di tonalità derivanti dalle infinite possibilità di miscelazione, per l’applicazione con i sistemi tradizionali o con le moderne attrezzature ceramiche, per gli ampi limiti di temperatura consentiti, rappresenta uno strumento determinante per la buona riuscita del manufatto ceramico.
Nelle pagine che seguono elenchiamo secondo l’ordine progressivo di codice, gli smalti precisando a fianco di ciascun prodotto la percentuale relativa del piombo contenuto.
Ricordiamo tuttavia che questo ossido non viene da noi mai introdotto allo stato minerale, ma sotto forma di silicato. Ciò rappresenta una indubbia garanzia per il ceramista al momento dell’impiego dello smalto in polvere. Consigliamo tuttavia di osservare sempre e comunque le buone regole igieniche personali e dell’ambiente, oltre alle cautele da sempre indicate al ceramista come norme di sano comportamento nella manipolazione dei prodotti.
Ricordiamo infine che la cessione del piombo sul pezzo finito, è spesso direttamente proporzionale alla temperatura di cottura, per cui, ad uno smalto fortemente piombico non corrisponde necessariamente una cessione altrettanto alta.
Nei casi in cui lo smalto subisca un processo di cottura capace di realizzare una perfetta fusione del vetro, si avrà una cessione bassa o addirittura nulla.
Al ceramista lasciamo l’opportunità di operare caso per caso in tal senso, verificando nell’impiego industriale la possibilità di confrontare la nostra osservazione, senza rinunciare a priori all’uso di uno smalto piombico, con eventuale pregiudizio del prodotto finito.

SMALTI COLORATI LUCIDI
TEMPERATURA 900° - 940° C
Con questa collezione si intende offrire al ceramista una buona gamma di smalti ceramici, cuocenti a temperatura compresa tra i 900° ed i 940° C relativamente al ciclo impiegato.
Con questa collezione si intende inoltre coprire quella fascia di esigenze che per temperatura e coefficiente di dilatazione del supporto, necessitano di smalti molto elastici.
E’ una collezione studiata per impasti in terraglia o comunque con alte dilatazioni.
Per entrambe le collezioni consigliamo in calce ad ogni elenco le relative basi trasparenti ed opacizzate, con le quali ottenere eventuali tonalità pastello.
Nell’allegata cartella colori abbiamo riprodotto le tonalità dei nostri smalti, prendendo per base i campioni cotti. Nonostante ciò le tonalità si devono ritenere indicative.

INFORMAZIONI TECNICHE
La qualità dei nostri smalti è controllata nei nostri laboratori con l’ausilio di sofisticate attrezzature che ci consentono di garantire una buona costanza qualitativa, con minime tolleranze.
Qui di seguito segnaliamo le indicazioni tecniche più rilevanti per un miglior impiego dei nostri smalti.

MACINAZIONE
La macinazione di tutti gli smalti elencati nel presente catalogo è controllata con i coni setaccio da 16.900 mgl/cm – densità di macinazione, con prelevamento di 2 misurini a mulino. Gli smalti rientrano nella classe C compresa nel residuo tra le 5 e le 7 tacche. Il controllo della macinazione a mezzo di residuo pesato a secco, viene effettuato con un setaccio da 10.200mgl/cm , a densità 70 Bè, con 100 CC di barbottina. Il residuo è pari ai valori compresi entro le seguenti percentuali: 0,8 – 1,2.

SEDIMENTAZIONE
I nostri prodotti, in linea generale, non hanno tendenza alla sedimentazione, perché composti da sostanze plastiche tra le più pure. In due casi si possono tuttavia evidenziare fenomeni di questo genere:
a) impiego del prodotto a basse densità;
b) uso di smalti fortemente alcalini. In questi particolari casi consigliamo di miscelare al prodotto una quantità di bentonite pari allo 0,1 – 0,3%. Esistono inoltre sul mercato sospensivanti liquidi od in polvere che, opportunamente usati nelle percentuali previste, consentono di ottenere buoni risultati senza effetto collaterale alcuno.

IMPIEGO
Prima dell’impiego gli smalti vengono disciolti in acqua e quindi setacciati accuratamente.
Consigliamo allo scopo, di usare setacci a 2.900 mgl/cm (luce mm. 0,115 n. 150 )
Consigliamo pure lasciar riposare i prodotti prima e dopo la setacciatura in modo da permettere loro di riacquistare la naturale plasticità e di liberarsi dell’eventuale presenza di aria.
In quest’ultimo caso, qualora il fenomeno fosse accentuato, consigliamo una ulteriore setacciatura, che permetta di catturare l’aria inglobata.
E’ pure consigliabile, nei casi particolari, l’uso di fluidificanti, limitatamente alle dosi minime consentite.
Nel caso di prodotti liquidi, inutilizzati per lunghi periodi, consigliamo di effettuare una nuova setacciatura al momento del loro impiego.

APPLICAZIONE
Tutti i nostri prodotti possono essere usati con le applicazioni più varie: ad immersione, a spruzzo, a disco, a filiera, a campana, ecc.
Non esistono al riguardo controindicazioni.
Ciascuno, nel suo ambiente, conformemente al tipo di produzione, potrà combinare i vari sistemi per l’ottenimento degli effetti derivanti dall’applicazione.
In caso di applicazione a secco, pregiamo consultare al riguardo i nostri tecnici, che sapranno caso per caso, indicare il prodotto più adatto per la specifica operazione.

MISCIBILITA’
Tutti i prodotti sono miscibili tra di loro senza particolari controindicazioni.
Va sottolineato che, essendo le due collezioni ben distinte tra di loro sia come temperature di esercizio che come coefficienti di dilatazione, tramite una loro miscelazione si possono ottenere numerosi altri prodotti adeguabili alle più diverse condizioni di lavoro.
Per ciascuna serie, segnaliamo le basi neutre con le quali è possibile ottenere, mediante miscelazione, tonalità pastello.
La percentuale di aggiunta non presenta limitazioni e può variare da un 10 ad un 70%.

CAVILLO
I mostri prodotti hanno in generale un coefficiente di dilatazione compatibile con i vari tipi di supporto sia esso di maiolica o di terraglia. Nei casi particolari in cui occorra l’assoluta sicurezza di assenza di fenomeni di cavillo ( contenitori per alimenti, ecc. ), consigliamo di interpellare i nostri tecnici che sapranno consigliare gli accorgimenti più adatti.
Disponiamo in questo caso di prodotti studiati allo scopo di modificare nel senso voluto il coefficiente di dilatazione.
Il loro impiego va studiato caso per caso. E’ necessario ricordare comunque, che molti fenomeni di cavillo, vanno ricondotti ad una insufficiente temperatura di cottura, per cui si rende sempre necessario provvedere ad adeguare la temperatura stessa al tipo di smalto impiegato ed alla sua fusibilità.

DENSITA’
Fermo restando che la densità di impiego degli smalti sono determinate prevalentemente dalla porosità del supporto usato e dal tipo di applicazione, si può comunque considerare valida la seguente indicazione generale: da 59 a 65 Bè.
Le indicazioni riguardanti sia i nostri prodotti che i nostri strumenti, nonché i nostri impianti e processi produttivi , si basano su un ampio lavoro di ricerca e su un’esperienza di applicazione tecnica. Noi forniamo questi dati verbalmente e per iscritto secondo nostra migliore cognizione; gli stessi tuttavia non rappresentano una garanzia delle caratteristiche dei nostri prodotti.
Ci riserviamo comunque di apportare modifiche tecniche durante la fase di preparazione del prodotto.
Il nostro Servizio Assistenza Tecnica inoltre, su richiesta, è a disposizione per eventuali suggerimenti e indicazioni e per collaborare per la soluzione dei problemi che dovessero insorgere durante l’impiego dei prodotti.
Ciò non esime tuttavia il Cliente dall’obbligo di verificare – sotto la propria responsabilità – i nostri dati e le nostre norme prima del loro impiego secondo il proprio uso specifico.
Ciò vale – in particolare per le forniture dirette all’estero – anche per la salvaguardia dei diritti a tutela di terzi e per le applicazioni e processi che non sono da noi indicati espressamente per iscritto.
In caso di danno la nostra responsabilità è limitata al risarcimento nella stessa misura prevista dalle nostre condizioni generali di vendita e fornitura per difetto di qualità.

COLORI PER DECORAZIONE
900° - 1.050° C

I colori per decorazione elencati nel presente catalogo, sono consigliati per un arco di temperatura compreso tra i 900° e i 1.050° C.
Essi offrono al ceramista i seguenti vantaggi:

-GAMMA COMPLETA DI COLORI DI BASE

-POSSIBILITA’ DI MISCELAZIONE CON LIMITATISSIME ECCEZIONI

-IMPIEGO SOTTO VERNICE

-IMPIEGO SOPRA SMALTO CON AGGIUNTA IN ALCINI CASI DI CRISTALLINE OPPORTUNAMENTE CONSIGLIATE

-APPLICAZIONE A PENNELLO, AEROGRAFO, SERIGRAFIA ED EVENTUALI ALTRE TECNICHE DI IMPIEGO INDUSTRIALE ( ES. DISCO, ECC.)

Da ciò si evidenzia che i colori presentati in questo catalogo consentono una vasta gamma di applicazioni per l’industria ceramica in generale ed in modo specifico per quella delle piastrelle, per il settore artistico sia artigiano che industriale e per quello della stoviglieria.

Abbiamo elencato opportunamente due categorie, distinguendo tra colori piombici e colori apiombici, per eventuali specifiche esigenze d’impiego.
La gamma è poi completata da una serie di colori al cadmio selenio, nelle tonalità comprese tra il rosso vivo ed il giallo, che raccomandiamo usare secondo le regole specifiche consigliate per questi prodotti, indicate a pag.6 del catalogo.

Tutti e colori vengono prodotti e controllati secondo rigide norme di qualità.
Il controllo viene eseguito mediante confronto con tipi “standard” a determinate condizioni di prova conformi all’uso del prodotto.
Nell’allegata cartella colori abbiamo riprodotto le tonalità.
Le riproduzioni sono state eseguite prendendo per base i relativi campioni cotti. Esse sono pertanto da considerarsi puramente indicative.

MISCIBILITA’
Tutti i colori della collezione possono essere largamente miscelati tra di loro.
Nelle miscele in cui si fa uso di colori a base di piombo-antimonio-ferro (es. 530/005, 530/009, 530/010, 530/011), occorre sperimentare di caso in caso la miscela stessa, verificando con la prova la bontà del taglio eseguito.

LAVORAZIONE

DECORAZIONE SOTTO VERNICE
Tutti i colori compresi nella collezione sono idonei per questo tipo di impiego ad eccezione dei tipi contrassegnati con (*) e possono essere in genere usati senza aggiunta di fondente.
Ove si verificasse la necessità di aumentare la fusibilità del colore, consigliamo l’impiego della cristallina 300/436 per i tipi piombici e della 300/378 per quelli apiombici.

DECORAZIONE SOPRA SMALTO
Per una parte dei colori da usarsi sopra smalto si renderà necessaria una miscela con cristalline che ne migliorino la fusibilità.
Consigliamo anche in questo caso l’impiego della 300/436 per i colori piombici e della 300/378 per quelli apiombici.
L’aggiunta di cristallina può variare a seconda delle condizioni di cottura e della tonalità desiderata, nonché dal tipo di smalto impiegato.
Normalmente l’uso di colori in forte spessore richiede una maggiore aggiunta di cristallina che non per l’applicazione in spessori normali.

APPLICAZIONE
L’intera gamma di colori è adatta per l’applicazione in serigrafia, a spruzzo ed a pennello.
Per l’uso mediante il processo serigrafico, consigliamo l’impiego dei seguenti medium:
-applicazione sotto vernice: 701/914
-applicazione sopra smalto: 701/916.
Nella decorazione a pennello ed a spruzzo si può consigliare una eventuale aggiunta di bentonite che migliora la scorrevolezza del colore e ne impedisce in parte la sedimentazione.
In questo ultimo caso, consigliamo, laddove se ne verifichi l’opportunità l’impiego dei sospensivanti idonei reperibili sul mercato.

STABILITA’ DEL COLORE.
La stabilità del colore dipende dalla sua composizione, dallo spessore di impiego, dalla natura e viscosità dello smalto relativo, nonché dalla temperatura e dalla atmosfera di cottura.
Tutti i nostri colori sono stati studiati per una temperatura compresa tra i 900° ed i 1.050°C.
Soltanto condizioni sfavorevoli possono causare variazioni nelle tonalità (es. scarsa presenza di ossigeno all’interno del forno, impiego di smalti particolarmente aggressivi, con composizione a prevalenza di ossido di titanio e ossido di zinco).
Raccomandiamo perciò di effettuare sempre una prova preventiva, prima dell’impiego su scala industriale.

MISCIBILITA’
Tutti i colori a base di cadmio selenio sono miscibili tra di loro. Evitare di formare miscele con gli altri colori.

LAVORAZIONE

DECORAZIONE SOTTO VERNICE
Tutti i colori cono idonei per la decorazione sotto vernice. Evitare in ogni caso l’uso di vernici alcaline.

DECORAZIONE SOPRA SMALTO
I colori al cadmio selenio di questa collezione sono indicati per questo tipo di decorazione; raccomandiamo di applicarli con uno spessore leggermente superiore rispetto agli altri, per il raggiungimento ottimale della tonalità desiderata.

APPLICAZIONE
A pennello, con aerografo, in serigrafia.
Sono da ritenersi valide le indicazioni fornite in precedenza.

CONSIGLI PRATICI PER UN CORRETTO IMPIEGO DEI COLORI
Per l’uso più appropriato dei nostri colori ceramici forniamo qui di seguito alcune indicazioni di carattere generale, alla cui osservanza è strettamente legato il buon esito degli stessi.
Diamo altresì indicazione dei più comuni difetti derivanti dal loro cattivo impiego, in modo che il ceramista possa, attraverso la conoscenza del fenomeno, apportare le correzioni necessarie per l’ottenimento dei migliori risultati.
I colori ceramici sono realizzati mediante una miscela di uno o più ossidi coloranti con una vernice trasparente di buona fusibilità, realizzata in funzione delle caratteristiche chimiche del colorante impiegato e del suo sviluppo.
Il grado di macinazione viene determinato anch’esso in base allo sviluppo del colore ed alla sua lavorabilità.
E’ comunque necessario che il ceramista, dopo aver miscelato il colore con la giusta quantità d’acqua, proceda ad una accurata setacciatura dello stesso, per ottenere un miscuglio perfettamente omogeneo e privo di granulosità.
Per l’impiego a pennello, consigliamo eventuali minime aggiunte di bentonite, che consente di ottenere una migliore sospensione del miscuglio ed una maggiore plasticità.
Da quanto sopra deriva che ove si verifichino casi di separazione con conseguente precipitazione delle parti solide, oltre all’impiego della bentonite, si possono usare in alternativa i sospensivanti liquidi o in polvere, ampiamente reperibili sul mercato.
Evitare comunque che i colori una volta setacciati, asciughino nei loro contenitori, in modo da dover procedere per il loro reimpiego ad una seconda setacciatura.
Si deve provvedere affinché l’acqua ricopra interamente il colore e lo mantenga allo stato umido.
Nella formazione di miscele, il ceramista dovrà tenere in giusto conto la compatibilità dei colori che intende usare, in modo da evitare inopportune miscele, con scarsa stabilità del prodotto così ottenuto. Ciò vale in modo particolare per i prodotti al cadmio selenio, che non miscelati ad altri di diversa natura chimica, ma solo tra di loro.
Se il colore risultasse troppo refrattario e quindi provocasse fenomeni di scaglio o di rifiuto della vernice, consigliamo ulteriori aggiunte di vernici fondenti del tipo 300/436 per i colori piombici e del tipo 300/378 per quelli apiombici. Si dovrà comunque aver cura di usare i colori nei giusti spessori, evitando nel modo più assoluto la formazione di eccessive concentrazioni che potrebbero dar luogo ai fenomeni sopra citati.
Uno degli elementi che ha un valore determinante per l’ottenimento di un buon risultato ceramico, deriva dalla corretta scelta dello smalto o della vernice trasparente e dal loro accordo con il colore in modo che esso abbia a sviluppare al massimo il suo valore cromatico.
Per l’impiego sopra smalto si dovranno preferire basi piombiche o apiombiche, senza titanio e preferibilmente povere di zinco.
Evitare nel modo più assoluto di usare i colori per colorare gli smalti. Si avrebbe in questo caso una evidente instabilità dello smalto stesso ed una accentuata trasformazione della sua superficie derivante dalla quantità eccessiva di colore che si sarebbe costretti ad impiegare per il raggiungimento della tonalità desiderata.
Consigliamo in questi casi di fare uso esclusivo degli ossidi coloranti appositamente preparati per questo scopo.
Per l’uso serigrafico consigliamo l’impiego dei nostri medium 701/902 e 701/916 che saranno aggiunti al colore nella misura di circa il 30/40% a seconda del grado di assorbimento della polvere.
Per quanto riguarda invece la fluidità della miscela consigliamo l’aggiunta del diluente 701/911 nella misura dell’1/2%.
Anche in questo specifico caso, per i consigli generali rimandiamo il ceramista alle norme qui sopra riportate.

Le indicazioni riguardanti sia i nostri prodotti che i nostri strumenti, nonché i nostri impianti e processi produttivi, si basano su un ampio lavoro di ricerca e su un’espressione di applicazione tecnica. Noi forniamo questi dati verbalmente e per iscritto secondo nostra migliore cognizione; gli stessi tttravia non rappresentano una garanzia delle caratteristiche dei nostri prodotti.
Ci riserviamo comunque di apportare modifiche tecniche durante la fase di preparazione del prodotto.
Il nostro Servizio Assistenza Tecnica inoltre, su richiesta, è a disposizione per eventuali suggerimenti e indicazioni e per collaborare per la soluzione dei problemi che dovessero insorgere durante l’impiego dei prodotti.
Ciò non esime tuttavia il Cliente dall’obbligo di verificare – sotto la propria responsabilità – i nostri dati e le nostre norme prima del loro impiego secondo il proprio uso specifico.
Ciò vale – in particolare per le forniture all’estero – anche per la salvaguardia dei diritti a tutela di terzi e per le applicazioni e processi che non sono da noi indicati espressamente per iscritto.
In caso di danno la nostra responsabilità è limitata al risarcimento nella stessa misura prevista dalle nostre condizioni generali di vendita e fornitura per difetto di qualità.

 

SMALTI BIANCHE E CRISTALLINE

INFORMAZIONI GENERALI
Presentiamo in questo catalogo i prodotti standard relativi alle basi incolori opportunamente catalogati secondo le loro differenti proprietà chimiche e l’impiego cui sono destinate.

Distinguiamo perciò le seguenti collezioni:

-SMALTI BIANCHI E CRISTALLINE LUCIDI

-SMALTI BIANCHI E CRISTALLINE MAT

-SMALTI SPECIALI E AD EFFETTO

-FONDENTI CORRETTIVI

Questo catalogo per il metodo di suddivisione seguito, consente al ceramista di individuare agevolmente il prodotto di suo interesse, corredato da informazioni di carattere specifico, che ne determinano, oltre al contenuto o meno di piombo, la coprenza, il grado di bianco, la fusibilità, la compatibilità, ecc.
Ricordiamo comunque che le nostre informazioni, ancorché specifiche, hanno sempre carattere generale. Pertanto esse vanno verificate di caso in caso, tenendo conto delle mutevoli operazioni d’impiego di ciascun ceramista e delle differenti condizioni di cottura.

I prodotti base qui descritti, non presentano inoltre alcuna controindicazione sulla loro miscibilità, consentendo con ciò di ampliare nella maniera più varia e più vasta possibile la gamma disponibile.
La fantasia creatrice del ceramista, la versatile operosità, la capacità di conservare la sua individuabilità, sapranno con questa collezione esaltarsi ulteriormente.

INFORMAZIONI TECNICHE
La qualità dei nostri prodotti è controllata nei nostri laboratori con l’ausilio di sofisticate attrezzature che ci consentono di garantire una buona costanza qualitativa, con minime tolleranze.
Qui di seguito segnaliamo le indicazioni tecniche più rilevanti per un miglior impiego dei nostri smalti.

MACINAZIONE
Indichiamo qui di seguito i parametri da noi ritenuti ottimali per il controllo del grado di macinazione dei nostri prodotti:
-controllo mediante l’uso dei coni setaccio da 16.900 mgl/cm – densità di macinazione, con prelevamento di 2 misurini a mulino: gli smalti bianchi ( ad eccezione di quelli speciali ed a effetto che hanno ciascuno una propria particolare macinazione) e gli engobi rientrano nella classe C compresa nel residuo tra 5 e 7 tacche. Le cristalline lucide e i fondenti macinati rientrano nella classe B compresa nel residuo tra 1,5 e 3,5 tacche.
Le cristalline mat rientrano nella classe A compresa nel residuo tra 0,5 e 1,5 tacche.
Per la particolare categoria degli smalti speciali e ad effetto i nostri tecnici su richiesta potranno fornire le indicazioni del caso;
-controllo del residuo pesato a secco mediante l’uso di un setaccio da 10.200 mgl/cm, a densità 70 Bé, con 100 CC di barbottina.
I residui da ritenersi validi sono pari ai valori compresi nelle seguenti percentuali: smalti bianchi, 0,8 – 1,2. Cristalline lucide e mat, fondenti macinati: 0,2 – 0,4 (valore indicativo).

SEDIMENTAZIONE
I nostri prodotti, in linea generale, non hanno tendenza alla sedimentazione, perché composti da sostanze plastiche tra le più pure. In due casi si possono tuttavia evidenziare fenomeni di questo genere:
a) impiego del prodotto a basse densità;
b) uso di smalti fortemente alcalini. In questi particolari casi consigliamo di miscelare al prodotto una quantità di bentonite pari allo 0,1 – 0,3%. Esistono inoltre sul mercato sospensivanti liquidi od in polvere che, opportunamente usati nelle percentuali previste, consentono di ottenere buoni risultati senza effetto collaterale alcuno.

IMPIEGO
Prima dell’impiego gli smalti vengono disciolti in acqua e quindi setacciati accuratamente.
Consigliamo allo scopo, di usare setacci a 2.900 mgl/cm (luce mm. 0,115 n. 150).
Consigliamo pure di lasciar riposare i prodotti prima e dopo la setacciatura in modo da permettere loro di riacquistare la naturale plasticità e di liberarsi dell’eventuale presenza di aria.
In quest’ultimo caso, qualora il fenomeno fosse accentuato, consigliamo una ulteriore setacciatura, che permetta di catturare l’aria inglobata.
E’ pure consigliabile, nei casi particolari, l’uso di fluidificanti, limitatamente alle dosi minime consentite.
Nel caso di prodotti liquidi inutilizzati per lunghi periodi, consigliamo di effettuare una nuova setacciatura al momento del loro impiego.

APPLICAZIONE
Tutti i nostri prodotti possono essere usati con le applicazioni più varie: ad immersione, a spruzzo, a disco, a filiera, a campana, ecc.
Non esistono a riguardo controindicazioni. Ciascuno nel suo ambiente, conformemente a tipo di produzione, potrà combinare i vari sistemi per l’ottenimento degli effetti derivanti dall’applicazione.
In caso di applicazione a secco, preghiamo consultare al riguardo i nostri tecnici, che sapranno caso per caso, indicare il prodotto più adatto per la specifica operazione.

CAVILLO
I nostri prodotti hanno in generale un coefficiente di dilatazione compatibile con i vari tipi di supporto sia di maiolica che di terraglia.

A misurato i coefficienti di dilatazione della maggior parte degli impasti impiegati in Italia per la ceramica artistica, E’ stato constatato che quello per impasti rossi è tra 74 e 80 e quello per impasti bianchi tra 78 e 88. Per cui gli smalti idonei devono avere un coefficiente di dilatazione più basso di 15 punti, cioè 60 – 62 rispettivamente 63 – 73.
Sottolineamo che il coefficiente potrà essere aumentato in taglio con lo smalto bianco 390/704 oppure con lo smalto trasparente 300/708 ( di regola bastano aggiunte dal 5 al 10%) e abbassato con lo smalto trasparente 300/435 ( di regola con aggiunte fino al 5%).
Inoltre consigliamo di prendere visione delle ns. informazioni tecniche circa i coefficienti di dilatazione.
Nei casi particolari in cui occorre l’assoluta sicurezza di assenza di fenomeni di cavillo (contenitori per alimenti, ecc.) consigliamo di interpellare i nostri tecnici che sapranno consigliare gli accorgimenti più adatti.
Il loro impiego va studiato caso per caso. E’ necessario ricordare comunque, che molti fenomeni di cavillo, vanno ricondotti ad una insufficiente temperatura di cottura, provvedere ad adeguare la temperatura stessa al tipo di smalto impiegato ed alla sua fusibilità

DENSITA’
Fermo restando che le densità di impiego di smalti e cristalline sono determinate prevalentemente dalla porosità del supporto usato e dal tipo di applicazione, si possono comunque considerare valide le seguenti indicazioni generali:
da 59 a 65 Bé per gli smalti; da 52 a 60 Bé per le cristalline.
Anche in questo caso per gli smalti speciali e gli engobi, le indicazioni di cui sopra non sono da ritenersi validi in quanto l’applicazione varia in relazione alla natura dei prodotti ed agli effetti che si vogliono ottenere.

COTTURA
Le temperature di cottura descritte in catalogo sono puramente indicative. Esse vanno pertanto verificate accuratamente in base ai seguenti fattori:

-ciclo

-carica del forno

-dispositivo di controllo (coni Seger – temp. pirometrica)

-dimensione della camera di cottura

-alimentazione (energia elettrica – gas metano, ecc.)

-natura del supporto impiegato.

In ogni caso le nostre informazioni fanno riferimento a condizioni di cottura medie in forno elettrico, alla temperatura indicata da un controllo pirometrico correttamente tarato e ad un ciclo che può variare dalle 6 alle 10 ore.
In caso di impiego in cotture rapide ( es. 1h e 45’) consigliamo di interpellare i nostri tecnici.
Facciamo infine rilevare che i prodotti, soprattutto gli smalti bianchi e le cristalline chiamati ad esprimere tutto il loro grado di bianco e di trasparenza, risentono fortemente di ambienti di cottura non idonei quali quelli derivanti dalla presenza di ossido di cromo o di manganese.
Tale ossidi, presenti in vari colori, seppur perfettamente calcinati, sublimano in fase di cottura, causando ingiallimento.
Si consiglia pertanto di evitare qualsiasi contatto, sia pure indiretto, tra i due prodotti.
L’ingiallimento, oltreché all’ossido di cromo e di manganese, può essere addebitato al tipo di impasto particolarmente ricco di ossido di ferro non perfettamente combinato in fase di cottura del biscotto.

COEFFICIENTE DI DILATAZIONE
Si può definire come allungamento subito dall’unità di lunghezza ( 1 cm.) del materiale in esame per l’innalzamento di temperatura di 1° C.
In particolare noi lo misuriamo nell’intervallo tra 50° C e 400° C essendo questo lasso di temperatura il più critico per la formazione di tensioni nel vetro.
Il valor del coefficiente di dilatazione di uno smalto deve essere inferiore di almeno 15 punti al coefficiente di dilatazione del supporto perché non si verifichi il fenomeno del cavillo. Su di esso influiscono anche la porosità del biscotto, l’aggressività e l’elasticità dello smalto.
Naturalmente qualora si desiderino effetti craquelé, il coefficiente di dilatazione deve essere molto elevato: ne sono esempio gli smalti bianchi 390/701 e 390/704 e la cristallina lucida 300/708.
Al contrario, se il coefficiente di dilatazione dello smalto è molto più basso di quello del supporto, può verificarsi il fenomeno dello scaglio.

Le indicazioni riguardanti sia i nostri prodotti che i nostri strumenti, nonché i nostri impianti e processi produttivi, si basano su un ampio lavoro di ricerca e su un’espressione di applicazione tecnica. Noi forniamo questi dati verbalmente e per iscritto secondo la nostra migliore cognizione; gli stessi tuttavia non rappresentano una garanzia delle caratteristiche dei nostri prodotti.
Ci riserviamo comunque di apportare modifiche tecniche durante la fase di preparazione del prodotto.
Il nostro Servizio Assistenza Tecnica inoltre, su richiesta, è a disposizione per eventuali suggerimenti e indicazioni e per collaborare per la soluzione dei problemi che dovessero insorgere durante l’impiego dei prodotti.
Ciò non esime tuttavia il Cliente dall’obbligo di verificare – sotto la propria responsabilità – i nostri dati e le nostre norme prima del loro impiego secondo il proprio uso specifico.
Ciò vale – in particolare per le forniture dirette all’estero – anche per la salvaguardia dei diritti a tutela di terzi e per le applicazioni e processi che non sono da noi indicati espressamente per iscritto.
In caso di danno la nostra responsabilità è limitata al risarcimento nella stessa misura prevista dalle nostre condizioni generali di vendita e fornitura per difetto di qualità.